Finalmente è lunedì, yuppie! Io sono una fan sfegatata dei lunedì perché significa che è il momento di 15 Donne nella scienza. Se sei capitata qui per caso e non sai di cosa sto parlando puoi recuperare le puntate precedenti qui e qui.
Oggi ti racconto di Maria Sibylla Merian, pittrice, naturalista ed entomologa.
Maria Sibylla Merian è nata nella primavera del 1647 a Francoforte sul Meno, in Germania. Quando Maria Sibylla ha solo 3 anni il padre, che di mestiere fa l’incisore, muore. La madre si risposa ben presto con un uomo che avrà una parte importante nella vita della Merian. Jakob Marell, il patrigno di Maria Sibylla, fa il pittore e insegna tutto ciò che sa alla bambina. Maria Sibylla fin da piccina manifesta la passione per la pittura, il disegno e anche l’incisione. A 13 anni Maria Sibylla osserva, studia e disegna piante e insetti nel loro ambiente naturale. Con pazienza e meticolosità cerca di riprodurli su carta.
All’età di 18 anni, nel 1665, Maria Sibylla Merian sposa Johann Andreas Graff, un pittore allievo del patrigno Jakob.
Una straordinaria intuizione: come si evolvono gli insetti?
La vera passione di Maria Sibylla Merian sono gli insetti e le piante. “Oh, c’è così tanta bellezza e fragilità in una farfalla”, ci direbbe Maria Sibylla.
La Merian è la prima persona a capire che le farfalle nascono attraverso la metamorfosi del bruco. Prima infatti si credeva che le larve nascessero direttamente dal fango. Per la verità, all’epoca era davvero inusuale occuparsi di insetti, che venivano chiamati anche “bestie di Satana”.
Quella della Merian è un’intuizione straordinaria ed è frutto dello studio sistematico e dell’applicazione del metodo scientifico. Maria Sibylla raccoglie una straordinaria quantità di bruchi, li porta nel suo laboratorio, li sfama e li osserva durante tutte le fasi di sviluppo.
“Ho disegnato con attenzione ogni fase della trasformazione. È così affascinante! Non trovo al mondo nulla di più entusiasmante di questo!”. Oltre alle fasi di metamorfosi delle farfalle Maria Sibylla disegna anche le piante e l’habitat in cui i bruchi si trasformano.
I disegni di Maria Sibylla Merian vengono raccolti due volumi:
- Nuovo libro dei fiori, (1675).
- La meravigliosa metamorfosi dei bruchi e il loro singolare nutrirsi dei fiori, (1680). Questo secondo volume illustra la metamorfosi di ben 176 tipi diversi di farfalle e piante.
In ogni tavola sono presenti, oltre alle illustrazioni, anche note e indicazioni sulla vita di ogni insetto, anche se, per via della sua formazione artistica, le immagini sono preponderanti e hanno una particolare importanza all’interno dei volumi.
Il viaggio della vita. Bye-bye, vado in Sud America!
Nel 1685 Maria Sibylla si separa dal marito e si trasferisce in Olanda, che allora era un paese più liberale rispetto alla Germania. In Olanda le viene offerta la possibilità di partire per una spedizione scientifica nel Suriname, un piccolo stato dell’America del Sud, ai tempi colonia olandese. Non è un viaggio semplice: è costoso, rischioso e sono molti gli scettici. Ma Maria Sibylla è decisa a partire e nulla la può fermare!
“Partii con mia figlia per il viaggio più avventuroso della nostra vita. Sentivo che ne sarebbe valsa la pena! Impiegammo ben tre mesi, – tre mesi! – ad arrivare a Paramaribo. Finalmente la nostra spedizione scientifica poteva cominciare!”
Paramaribo è una città che si trova sulla costa del Suriname e all’epoca è abitata per lo più da amerindi e africani, sfruttati come schiavi e forza lavoro dai coloni olandesi.
Grazie agli abitanti del luogo Maria Sibylla Merian ha modo di esplorare la zona circostante. Scopre e disegna un gran numero di insetti e piante, ma anche serpenti, conchiglie e uccelli.
Maria Sibylla si interessa anche delle proprietà medicinali delle piante e della condizione delle donne del posto. In riferimento all’utilizzo dei semi del fiore di Delonix Regia la Merian scrive:
I semi sono usati dalle donne che hanno le doglie per accelerare il travaglio. Le indiane, che sono maltrattate dagli olandesi presso i quali sono a servizio, li usano per abortire affinché i figli non nascano schiavi come loro. Le schiave nere della Guinea e dell’Angola vanno trattate con una certa benevolenza altrimenti in condizione di schiavitù non fanno bambini. E infatti non ne hanno e arrivano a suicidarsi per il trattamento al quale sono abitualmente sottoposte. Infatti credono di rinascere libere nel loro paese in condizione di libertà.
Il ritorno in patria
Maria Sibylla Merian e sua figlia sono costrette a fare ritorno in Olanda due anni dopo, poiché la Merian si ammala di febbre gialla.
Nel 1705 pubblica il libro Metamorfosi degli insetti del Suriname.
Purtroppo Maria Sibylla Merian, nonostante la notorietà procuratale dai suoi libri, non entrò mai a far parte della comunità scientifica, in parte perché i suoi libri erano scritti in tedesco e non in latino, ma soprattutto perché era una donna.
Maria Sibylla Merian muore per un colpo apoplettico all’età di settantanni, nel 1717, ad Amsterdam.
Intuizioni geniali
Lo studio degli insetti, l’osservazione delle loro fasi di vita e la decisione di intraprendere una spedizione scientifica sono novità assolute tra il Seicento e il Settecento (non solo per le donne). Della Merian mi hanno colpito l’indipendenza, lo studio appassionato e la voglia di scoprire e imparare. I suoi libri sono considerati tuttora dei capolavori, non solo dagli estimatori d’arte ma anche da entomologi e studiosi di tutto il mondo.
Per approfondire:
- Il libro dei fiori di Maria Sibylla Merian
- La meravigliosa metamorfosi dei bruchi di Maria Sibylla Merian
- Maria Sibylla Merian: Künstlerin – Forscherin – Geschäftsfrau. Eine Biographie di Barbara Beuys
- A Butterfly Journey: Maria Sibylla Merian. Artist and Scientist di Boris Friedewald
- Chrysalis: Maria Sibylla Merian and the Secrets of Metamorphosis di Kim Todd
Spero che questo racconto illustrato ti sia piaciuto! Ci vediamo al prossimo appuntamento con 15 Donne nella scienza, qui sul blog tra due settimane!
A presto, un abbraccio,
Irene